Visita al Giardino della memoria di Ciaculli, dove si celebra il ricordo delle vittime della mafia.
Cancelli aperti per tutta la mattinata al Giardino della memoria, in via Ciaculli 11. Cinquanta visitatori hanno raccolto l’invito del Gruppo cronisti siciliani e dell’associazione culturale Hombre di visitare il fondo confiscato alla mafia che si trova poco dopo la chiesa di San Ciro.
La visita al giardino, alla presenza del segretario regionale dell’Assostampa, Giuseppe Rizzuto e del vicesegretario Roberto Leone, è stata condotta da Mario Pintagro che ha raccontato la storia del fondo in cui sono presenti tanto alberi da frutto quanto alberi ornamentali.
Ogni targa piantata sotto gli alberi del giardino ricorda una delle vittime della mafia. Stamattina sono stati ricordati il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, ucciso nell’aprile del ’92 e l’agente della polizia di Stato Vito Schifani che scortava a Capaci il giudice Giovanni Falcone.
Ma il fondo, con i resti del suo agrumeto storico, racconta anche la tenace volontà dei contadini di una volta che riuscivano a terrazzare anche i pendii rocciosi arsi dal sole trasformandoli in pianori alberati da irrigare. Ogni albero ha anche una storia fatta di mille aneddoti, dal pistacchio, rarissimo nella Conca d’Oro, al bagolaro, utilizzato come frangivento negli agrumeti. Attualmente nel Giardino della memoria sono presenti cinquanta specie di alberi, più numerose specie arbustive che caratterizzano la campagna incolta.
Il Giardino della memoria sarà inserito in autunno nel programma di visite de Le vie dei tesori.
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